EDF annuncia il collegamento alla rete elettrica francese del nuovo reattore EPR di Flamanville
Sabato 21 dicembre 2024, il nuovo reattore EPR di Flamanville, in Normandia, è stato collegato alla rete elettrica francese, segnando un momento storico per la filiera nucleare in Francia.
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Si tratta infatti del più potente di Francia e non si assisteva al primo avviamento di un reattore da 25 anni, quando fu inaugurato Civaux 2.
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È stato Macron a comunicare il collegamento, sottolineando che ciò rafforzerà la competitività del paese e contribuirà alla protezione del pianeta.
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Il reattore è stato finalmente connesso alla rete dopo 17 anni di lavori e 12 anni di ritardo. Quest'ultimo dovuto a problematiche inedite o complesse sorte durante la costruzione, che hanno causato notevole ritardo nelle tempistiche e anche un forte aumento dei costi da sostenere per i lavori, facendoli sestuplicare e giungere alla cifra di 19 miliardi di euro.

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Il ddl del governo Meloni sul ritorno al nucleare è stato trasmesso a Palazzo Chigi
Il 23 gennaio 2025 il nuovo disegno di legge del governo Meloni in merito alla ripresa del nucleare in Italia è stato trasmesso a Palazzo Chigi affinché il Consiglio dei Ministri possa valutarlo e renderlo legge ufficiale entro il 2027.
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Questo ddl, promosso dal ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, guidato dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin, che ha presieduto anche la prima riunione della PNNS (Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile), segna l'inizio di una procedura che va verso la costituzione di un quadro normativo organico per l'energia nucleare sostenibile e la fusione, con un programma nazionale entro il 2027.
Il provvedimento si basa su quattro obiettivi principali:
1.Garantire la sicurezza energetica e l'indipendenza del Paese
2.Contribuire agli obiettivi del Green Deal, e in particolare alla decarbonizzazione entro il 2050
3.Assicurare la continuità dell'approvvigionamento in un contesto di crescente domanda
4. Rendere sostenibili i costi per cittadini e imprese
Edf, Edison ed Enea hanno siglato un accordo per gli SMR
Una svolta nella cooperazione italo-francese anche nel settore del nucleare: Edf, Edison ed Enea hanno firmato un memorandum d’intesa per sviluppare tecnologie nucleari innovative, in particolare gli small modular reactor (Smr), da proporre alle industrie, di modo da supportarle nella produzione. La collaborazione si concentrerà sull’analisi dei sistemi termoidraulici e di sicurezza passiva, sull’integrazione delle nuove tecnologie e sulla possibilità di fornire energia elettrica e calore in modalità cogenerativa. L’accordo prevede anche formazione e scambio di competenze tra ricercatori e dottorandi.
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Questa alleanza tra Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), Edison e Edf rafforzerà il ruolo dell’Italia in Europa nello sviluppo di queste tecnologie avanzate, mirando a posizionare l’industria nazionale nel mercato europeo degli Smr. Secondo i partner, questa cooperazione costituisce inoltre un passo concreto verso la decarbonizzazione, superando le difficoltà che limitano la diffusione dei piccoli reattori modulari grazie a uno sforzo congiunto e a una messa in comune di competenze tecniche e scientifiche.
